Voglio mettere a reddito un appartamento
Pubblicato da Anna Maria Sanguineti in locazioni, immobili, appartamento, turistico, breve, periodo, vacanze, norme, adempimenti, imposte, tasse, investimento, reddito · Giovedì 25 Lug 2019 · 3:15
Tags: locazione, immobile, appartamento, turistico, annuale, periodo, vacanze, norme, adempimenti, imposte, tasse, investimento, reddito
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Voglio mettere a reddito un
appartamento
“ locazione annuale per finalità
turistiche”
Come accennato nel mio precedente articolo, molto spesso
arrivano nella mia agenzia immobiliare persone che, senza avere le idee ben
chiare, vogliono locare una loro proprietà.
Provo quindi a dare delle indicazioni di massima sulle
possibilità offerte dalla nostra legislazione.
Continuerò parlando delle locazioni annuali per finalità
turistiche.
Anche in questo caso, come nel precedente, l’appartamento deve
essere arredato e corredato, in modo tale che, con la consegna
delle chiavi, il conduttore possa entrare ed utilizzare da subito ed in ogni
aspetto, l’immobile locato.
Deve essere anche provvisto di certificato
APE (attestazione prestazione energetica).
Non vi è un obbligo normativo specifico, ma il Locatore è
responsabile per l’unità immobiliare che cede in locazione per cui è
estremamente importante e consigliato che l’appartamento sia provvisto di certificazione
di conformità sia dell’impianto elettrico sia
dell’impianto gas sia dell’impianto di riscaldamento, qualora non
sia centralizzato.
In questa tipologia di contratti, come specifica il titolo
“annuale”, se il periodo di locazione supera i 365 giorni la Legge a cui fare
riferimento è fondamentalmente il Codice Civile all’art.1571. In pratica si
tratta di un contratto libero, ovvero non vincolato, anche se, per certi
aspetti, potrà fare riferimento alla Legge 392/78. Il Locatore ed il
Conduttore potranno quindi fissare autonomamente la durata contrattuale e
determinare l’importo del canone di locazione.
Il contratto di locazione, avendo una durata superiore ai 30 giorni, deve
essere registrato presso l’Agenzia delle Entrate, materialmente o telematicamente, quest’ultima modalità
è obbligatoria per i contribuenti che posseggono più di dieci unità immobiliare
(intendendosi per unità anche una piccola cantina). Questo implica il pagamento
dell’imposto di bollo (16,00 euro ogni 100 righe) per almeno due copie quindi
almeno €.32,00 e l’imposta di registro pari al 2% dell’importo annale del
canone. L’imposta di bollo rimane a totale carico del Conduttore mentre l’imposta
di registro, ogni anno, è a carico del Locatore e del Conduttore al 50% per ciascuno.
Nel caso in cui venga esercitata l’opzione per la cedolare secca, in
quel caso non si è soggetti né ad imposta di bollo né ad imposta di
registro.
Il regime fiscale per il proprietario, o per chi ne ha
la legale detenzione, potrà essere quello Irpef normale, secondo lo
scaglione di reddito del contribuente, oppure potrà esercitare l’opzione per
la tassazione cedolare secca, inserendo nel contratto di locazione questa
opzione o inviando una raccomandata a/r prima della registrazione del
contratto.
Secondo l’art.7 del D.legsl.286/1998, anche se il contratto
di locazione viene registrato, ma avviene a favore di cittadino non italiano o
europeo, ovvero è intestato ad un cittadino extra Unione Europea, si è
tenuti anche a darne comunicazione scritta, entro 48 ore, all’autorità
locale di Pubblica Sicurezza.
Una delle problematiche che si verificano più frequentemente
in questa tipologia di contratti è il caso in cui il conduttore non sia effettivamente
residente diciamo a Milano o a Torino e non abbia realmente la propria
attività lavorativa sempre in regione differente da quella dove è sito l’immobile
locato. E’ quindi opportuno fare firmare sempre una dichiarazione
in tal senso in modo tale che, in un momento successivo, non ci siano richieste
impreviste di residenza, rendendo nullo il contratto per simulazione e trasformandolo
ex lege in un contratto “normale” di 4 anni + 4 anni soggetto alla Legge
09/12/1998 n.431.
Anche questa opzione può essere una buona opportunità ed una
alternativa per rendere redditizia la proprietà.