metri quadrati commerciali o utili?
Pubblicato da Anna Maria Sanguineti in compravendita, acquistare, immobile, appartamento, metri qua,drati, commerciali, utili, netti · Sabato 11 Gen 2020 · 4:45
Tags: compravendita, acquistare, immobile, appartamento, metri, quadrati, commerciali, utili, netti
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Quando si vuole comprare o vendere un
immobile c’è un riferimento imprescindibile: i metri quadrati, la superficie di
questa unità.
Ma questa superficie è
veramente reale?
E quanto questo fattore influenza,
positivamente e negativamente, la valutazione ed il prezzo
dell’immobile?
Partiamo dall’ultima domanda: la
superficie dell’immobile forma la base di qualsiasi buona stima di valore, ma
…. Non può essere presa come oro colato perché ci sono superfici e superfici.
Faccio un paio di esempi:
·
ipotesi A) - posso avere un appartamento di mq.120 che ha
una distribuzione disorganizzata, ampi corridoi, … e soltanto due
camere da letto ed un bagno, oltre a sala e cucina;
·
ipotesi B) – posso avere un appartamento di mq.120 che, con
una distribuzione ben organizzata, ha sala, cucina, tre camere da
letto e due bagni.
La superficie è identica,
ma il valore dei due appartamenti dovrà essere differente in
quanto l’unità ipotesi B) mi permette una migliore fruizione degli spazi.
·
Ipotesi C) – posso avere un appartamento di mq.80 composto
da sala, cucina, due camere da letto e bagno.
Tra l’ipotesi A) e l’ipotesi C) ho uno scarto
di superficie di 1/3, pari a mq.40, ma la fruibilità degli
ambienti sarà identica.
Si consideri anche il fattore tassazione
che si basa sulla rendita catastale del
cespite. Ancora per poco gli elementi chiavi saranno i vani dell’appartamento,
ma, ormai tutto il sistema è pronto, a breve le rendite saranno calcolate
prendendo a base la superficie catastale.
Ogni metro catastale in più si convertirà
in una maggiore tassazione.
Si consideri anche le spese per il
riscaldamento, sia autonomo sia centralizzato.
Un appartamento con una superficie da 80
mq. Avrà un costo di circa 1/3 inferiore a quello di un appartamento
di mq.120, ovviamente a parità di altezza, in quanto in questo caso ragioniamo
in funzione del metro cubo di spazio da riscaldare.
Si consideri anche i maggiori
millesimi che ritroveremo nelle varie tabelle condominiali, perché
anche loro hanno come base la superficie, anche se poi vengono corretti da vari
parametri.
Non insisto oltre perché penso che il
concetto ormai sia chiaro e tutti possono continuare a svilupparlo secondo le
proprie esperienze.
Voglio invece sottolineare come sia
estremamente importante chiedere ed ottenere una planimetria 1:100,
possibilmente copia di quella depositata in Comune per ottenere la concessione
edilizia, e quindi poter determinare con sicurezza la reale superficie
dell’immobile.
Per quanto riguarda la zona in cui
opero, la superficie utile degli immobili viene determinata
tenendo conto:
·
della superficie netta di
tutti i vani, compresi ripostigli, corridoi e simili;
·
dei muri interni e di
quelli perimetrali esterni per intero fino ad uno spessore massimo di
cm.50;
·
dei muri in comunione
nella misura del 50% fino ad uno spessore massimo di cm.25;
·
della superficie dei vani
accessori - quali cantine, soffitte e simili - nella misura del 50% qualora
comunicanti con l’appartamento e del 25% qualora non comunicanti;
·
della superficie dei balconi,
terrazze e simili, di pertinenza esclusiva dell’appartamento, nella misura
del 30% fino a mq.25, del 10% per la quota eccedente, qualora
dette pertinenze siano comunicanti con l’unità abitativa e del 15%
fino a mq.25, del 5% per la quota eccedente, qualora non comunicanti;
·
della superficie dell’area
scoperta o a questa assimilabile, che costituisce pertinenza esclusiva,
nella misura del 10% fino alla superficie dell’unità immobiliare, esclusi
gli accessori, e del 2% per superfici eccedenti detto limite;
·
della superficie dei box
auto a servizio esclusivo dell’appartamento nella misura del 50%.
E’ di tutta evidenza che in situazioni
particolari questi criteri possono anche venire stravolti.
Faccio un esempio:
·
ipotesi D) appartamento sul
mare con un terrazzo a livello di mq.30;
·
ipotesi E) appartamento in
periferia, tra le case, con un terrazzo a livello di mq.30;
La superficie del terrazzo
dell’appartamento ipotesi D) non potrà avere lo stesso peso di quello
dell’appartamento ipotesi E) in quanto l’appartamento ipotesi D) acquisterà un
valore decisamente più alto per ogni metro quadrato di terrazzo in più che avrà
o, meglio, normalmente verrà acquistato quel terrazzo con un appartamento ad
esso collegato. Questo per sottolinearne l’importanza.
E così per altri parametri che, pur
mantenendo una validità generale, devono essere “pesati” nel contesto in cui
vengono inseriti.
Per finire: prima di fare la facile operazione prezzo
diviso metri quadrati, bisogna considerare molto attentamente tante altre
variabili che formano il vero valore dell’immobile e che facilmente possono
essere tralasciate rischiando quindi …. di prendere lucciole per
lanterne, come si dice nel linguaggio popolare.
Certamente l’importanza del passo che si sta per
compiere e i rischi che si possono correre inavvertitamente possono mettere un
po’ di timore se siete soli ad affrontare le problematiche che si possono
incontrare in questi passaggi, ma ….. se per l’acquisto del Suo desiderato immobile
si farà aiutare da un agente immobiliare veramente “professionista” il cammino
sarà decisamente più semplice.
Posso esserLe di aiuto?